Optare per giochi in legno e ferro anziché in plastica consente al bambino di svolgere le attività con un risultato più soddisfacente. Oltre a un maggiore coinvolgimento sensoriale, infatti, questi materiali permettono al piccolo di esercitarsi a impiegare e a dosare meglio la propria forza, compiendo gesti più precisi ed efficaci

Il legno è un materiale che piace a molte persone: lo troviamo in quasi tutte le case, sotto forma di pavimento, mobilio o arredo. La ragione principale è forse racchiusa nel fatto che stiamo parlando di un materiale “vivo”: la luce e la temperatura lo modificano, ne variano il colore, l’odore e la dimensione.

Anche i bambini subiscono questo fascino. Quando ad esempio il piccolo sotto l’anno di età si ritrova tra le mani dei giocattoli di legno, inizia subito a esplorarne la consistenza, il profumo, il sapore, ed è appagato da queste sensazioni.

Allo stesso tempo, anche i bambini grandi, che dai 6 anni in su sono nel pieno della loro esplorazione avventurosa, desiderosi di appropriarsi e di sentirsi parte dell’ambiente naturale, amano i giochi in legno costruiti con le proprie mani: intagliare un pezzo di legno forgiando la forma di un animale o di una lettera, scortecciare un ramo per ottenere un bastone da passeggio o costruire i pali per una capanna nel bosco.

 

Giocattoli in legno per bambini

Esistono svariati giocattoli in legno, da quelli prodotti in serie (cubetti da impilare, forme da infilare...) ai giocattoli in legno artigianali (sonagli, animaletti meccanici che si muovono, yo-yo, scatole, strumenti musicali). Per i bambini molto piccoli, che ancora non possono approcciarsi alle costruzioni (che richiedono la competenza di saper incastrare i pezzi), l’attività può essere svolta con semplici cubetti in legno. Quali e come? È sempre meglio optare, almeno sino a quando il bambino è interessato all’esplorazione sensoriale tramite la bocca, per giocattoli in legno non verniciati (a tal proposito, è importante ricordarsi che in alcuni casi la vernice può essere solo di protezione e dunque trasparente).

In commercio esistono cubetti da impilare, da incastrare in uno stampo, o semplici puzzle da ricostruire. All’interno del cestino dei tesori, materiale inventato da Elinor Goldschmied che consente l’esplorazione libera di oggetti di vario tipo riposti all’interno di un cestino posto a terra, sarà possibile inserire oggetti in legno come mestoli della cucina, piccole ciotole, cucchiaini e…  l’uovo di legno per rammendare i calzini, che non può certo mancare!

 

Giochi in legno montessoriani

Maria Montessori ideò molti materiali scientifici come la torre rosa, la scala marrone, le aste della lunghezza, oggetti che fanno parte dei cosiddetti giochi in legno montessoriani, pensati per le strutture educative come i nidi e le scuole dell’infanzia. Vennero progettati dalla stessa pedagogista per sostenere i bambini nell’educazione sensoriale e nello sviluppo delle competenze necessarie alla gestione delle grandezze.

Per quanto riguarda l’area della vita pratica, ovvero l’insieme di tutte quelle attività riguardanti la cura della casa e della propria persona, si trovano in commercio scope, spazzolini per lavare, lavatoi per il lavaggio dei panni; tutti materiali costruiti in legno.

Un altro materiale presente all’interno della scuola dell’infanzia a indirizzo montessoriano è rappresentato dagli incastri della botanica o della zoologia: incastri in legno di forma quadrata che riproducono l’immagine delle foglie, degli alberi, del fiore, della rana, dell’uccello, della tartaruga, del pesce, del cavallo e di alcuni insetti, disegnati secondo le caratteristiche scientifiche con l’intento di insegnare ai bambini la composizione delle varie parti e la loro nomenclatura scientifica.

Giochi da giardino in legno

Anche per le attività all’aperto si può optare per i giochi da giardino in legno e in ferro, ad esempio un set di giardinaggio composto da rastrello e piccole zappe o palette che consentano al bambino di raccogliere le foglie e zappare la terra per piantare o seminare. Tale strumentazione sarà apprezzata anche dal bambino molto piccolo quando, intorno ai 18 mesi, attraversa il cosiddetto “periodo sensitivo”, in cui avverte l’istinto di dedicarsi alle attività che più gli permettono di sperimentare la forza e la capacità di faticare trasportando e sollevando grandi pesi per lunghi tratti. Optare per giochi in legno e ferro anziché in plastica ha il vantaggio di consentire al bambino di svolgere le attività con un risultato più soddisfacente. La maggiore pesantezza di questi materiali, infatti, permette al piccolo di esercitarsi a impiegare e a dosare meglio la propria forza, compiendo gesti più precisi ed efficaci.

 

Giochi da tavolo in legno

Esistono anche molti giochi da tavolo in legno, siano per gli adulti sia per i bambini: dama, scacchi, tombole, labirinti, giochi di costruzione e incastro... Nella scelta e nell’acquisto di un gioco, optare per un materiale naturale, che avrà dunque una maggiore resistenza e un maggiore peso specifico, facilita il bambino nell’attribuire a quell’oggetto un valore simbolico, nel dedicargli attenzione e riconoscerlo come oggetto pregiato, maggiormente degno d’essere curato e custodito; è più difficile che tali sentimenti di affezione nascano nei confronti di un oggetto costruito in serie, in plastica e leggero. Questo perché in un giocattolo in legno è più facile percepire il lavoro e l’impegno di chi lo ha costruito e prodotto.

 

Giocattoli in legno artigianali

In occasione dei mercatini dell’antiquariato e/o dell’artigianato sarà facile reperire giocattoli in legno artigianali costruiti con cura e spesso in unica copia. La passione di coloro che si sono dedicati alla forgiatura dei giocattoli sarà racchiusa all’interno del materiale e verrà inconsciamente “respirata” e apprezzata dagli adulti e dai bambini. Ecco allora trottole, yo-yo, animaletti meccanici da trainare o da far correre su piani inclinati, rompicapo, pupazzetti, capriole, piccoli stendini per i panni... In questo caso un’attenzione particolare va posta, oltre che alle verniciature, anche alla levigatura: il legno non deve rilasciare schegge.